sabato 9 luglio 2011

i baffi della moglie dell'uomo con l'occhio di vetro


E l’uomo con l’occhio di vetro cammina per strada. Ha per le mani una mazza di quelle da trekking. La osserva, facendola volteggiare per aria. Al suo seguito, la moglie. Il tipo con l’occhio di vetro è basso e ha i baffi. La moglie è più bassa di lui e ha più baffi di lui. Indossa un berretto arancione, il colore è simile alla tuta dell’uomo della panchina. Ma quello dorme e beve birra. Il caldo soffoca anche i baffi della moglie dell’uomo con l’occhio di vetro, continua a blaterare qualcosa. Sembrano non capirsi, lei ha l’aria stufa. Torneranno a casa, dopo la passeggiata, lui poserà tra le sue cianfrusaglie la mazza, lei preparerà la cena. E continueranno a parlarsi e a non capirsi. L’uomo del negozio viene fuori, raccoglie un fiore secco ai suoi piedi e lo osserva. Poi, rientra nel negozio. Ma lui non ha i baffi, solo un paio di occhiali da sole a specchio. Il bollettino meteo prevede per il week end 40°C, la città implode. Lei lo segue, sta sempre un passo dietro, e lui continua a parlare. Quando sembra raggiungerlo, la mazza gira per aria, costringendola ad indietreggiare. –E porca puttana- dice. Allora lui sposta la mazza nell’altra mano, dalla parte dell’occhio buono. Questa volta può guardarla bene anche tenendola al lato. Ha l’aria fiera, ora. La moglie è comunque stufa. Girano l’angolo. Urlano, continueranno a non capirsi comunque.

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